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Vietri Sul Mare

Arte, ceramica, storia e cultura

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La prima perla della Costiera Amalfitana

Vietri sul Mare, la "prima perla della Costiera Amalfitana", è un vero tesoro nascosto all'inizio di questo affascinante tratto di costa campana. Meno famosa dei suoi vicini Positano ed Amalfi ma non meno incantevole, Vietri sul Mare è un borgo da scoprire lentamente, a piedi, immergendosi nella sua atmosfera unica.

Situata su una suggestiva terrazza panoramica, Vietri sul Mare è contraddistinta dalla magnifica cupola maiolicata della chiesa di San Giovanni Battista, che si erge come un faro colorato sul paesaggio. La città, con le sue radici etrusco-sannite, si articola in un pittoresco centro storico che si inerpica sulle colline e in una tranquilla zona marina che ne segue le pendici, offrendo una vista mozzafiato sul mare blu cobalto.

Vietri sul Mare è un crogiolo di storia: da Marcina, l'antico insediamento etrusco-sannita, passando per l'epoca romana, quando divenne un vitale punto di imbarco per le ricchezze agricole dell'agro nocerino sarnese. I secoli hanno tessuto una ricca trama di storie e culture, ma una delle eredità più preziose di Vietri è la sua tradizione ceramica. Quest'arte, che risale almeno al XVII secolo, è visibile ovunque: nelle botteghe artigiane, lungo le stradine acciottolate e nelle vivaci decorazioni che adornano edifici e piazze.

Vietri sul Mare è stata a lungo legata a Cava de' Tirreni, di cui era frazione, e ha giocato un ruolo cruciale nella storia marittima della regione. Il suo porto, un tempo vitale per i monaci della Badia di Cava, è stato un fulcro per il commercio marittimo, soprattutto con le regioni a sud di Salerno. Oggi, Vietri affascina i visitatori con il suo mix unico di bellezze naturali, patrimonio storico e artistico, e un'atmosfera vivace ma rilassata.

Il centro storico

L'esplorazione di Vietri sul Mare inizia dal cuore pulsante del suo centro storico, dove ogni angolo racconta una storia colorata di arte e artigianato. Passeggiando lungo Via Umberto I, il corso principale che attraversa il borgo, si svela un mondo dove la ceramica non è solo un mestiere, ma una vera e propria forma d'arte.

Queste stradine, tappezzate di maioliche e ornate da opere murarie in ceramica, sono una galleria d'arte a cielo aperto. I laboratori di ceramica, eredi di una tradizione secolare, sono piccole officine dove gli artigiani locali plasmano quotidianamente capolavori in ceramica. Entrare in uno di questi laboratori significa immergersi in un turbinio di colori e forme, dove ogni oggetto racconta la passione e l'abilità dei suoi creatori.

Le casette pittoresche del centro storico, con i loro balconi e facciate decorate, sono un invito a rallentare il passo e a lasciarsi stupire dalla creatività e dall'ingegno vietrese. Non solo ceramiche, ma anche le famose “pezze di Positano”, tessuti colorati in stile provenzale, e i sandali artigianali, testimoniano la ricchezza del patrimonio artistico e culturale del luogo.

I due splendidi belvederi, punti strategici lungo Via Umberto I, offrono scorci mozzafiato sul mare e sul paesaggio circostante, permettendo ai visitatori di cogliere l’essenza di Vietri sul Mare: un borgo che fonde arte, storia e natura in un'armonia perfetta.

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Il Duomo di San Giovanni

Il Duomo di Vietri sul Mare, dedicato a San Giovanni Battista, è una delle gemme architettoniche più preziose del borgo e un simbolo inconfondibile della città. Situato nel punto più alto del centro storico, il Duomo cattura lo sguardo con la sua straordinaria cupola maiolicata, un trionfo di colori che risplende sotto il sole della Costiera Amalfitana.

Questa chiesa, originariamente costruita nel X secolo e ricostruita nel XVII secolo dopo essere stata distrutta dai Saraceni, è un magnifico esempio di stile tardo-rinascimentale napoletano. La pianta della chiesa è a croce latina, e la facciata, attribuita alla scuola del Mormando, è elegantemente equilibrata e imponente. Il campanile, con la sua cupola vivacemente colorata ricoperta di embrici maiolicati nel 1902, aggiunge un tocco di vivacità e carattere.

Entrando nel Duomo, i visitatori sono accolti da un interno riccamente decorato, dove la ceramica di Vietri gioca un ruolo protagonista. L’entrata è custodita da due colonne di tufo, e sopra di essa, un'affascinante raffigurazione di San Giovanni Battista su ceramica, con lo sfondo del paesaggio di Vietri. Gli altari, eccetto l’altare maggiore decorato con pregiati marmi, sono tutti impreziositi da maioliche e ceramiche, testimoni dell'abilità artigianale locale.

Tra le opere d'arte conservate all'interno, spiccano una pala d'altare che raffigura la Vergine con San Giovanni e Santa Irene e un pregiato polittico della bottega del Sabatini, che rappresenta la Madonna nell’atto di allattare Gesù Bambino. Queste opere, insieme all'architettura della chiesa, creano un ambiente di profonda spiritualità e bellezza artistica.

La villa comunale

La Villa Comunale di Vietri sul Mare è un gioiello di natura e arte. Questo incantevole giardino, ricordando l'atmosfera del Parc Guell di Barcellona, offre un'esperienza unica dove la tradizione ceramica vietrese si fonde con la bellezza del paesaggio marino.

I suoi sentieri, bordati da rigogliosi alberi e pavimentati in cotto, conducono i visitatori in un viaggio visivo attraverso le opere in ceramica che adornano parapetti e scale. Ogni pezzo racconta una storia, un frammento di cultura vietrese, rendendo la passeggiata un viaggio nella storia locale.

Il punto focale della Villa è la sua terrazza panoramica, da cui si gode una vista mozzafiato sulla costa. La combinazione dei colori vivaci delle ceramiche con l'intenso azzurro del mare crea un quadro vivente, un omaggio alla maestria degli artigiani locali.

Particolare attenzione merita la scalinata che si snoda verso il mare, una sinfonia di colori e forme, dove ogni piastrella dipinta a mano contribuisce a creare un'atmosfera quasi surreale. Questa opera d'arte a cielo aperto, con le sue linee sinuose, è una testimonianza della capacità di Vietri sul Mare di fondere insieme tradizione e innovazione artistica.

All'interno, si trova anche un suggestivo anfiteatro all’aperto, circondato da ceramiche che catturano la luce e i riflessi del mare. Questo spazio, utilizzato per eventi culturali e musicali, permette agli spettatori di immergersi in un'esperienza sensoriale completa, dove l'arte si incontra con la natura.

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La tradizione ceramica

La ceramica di Vietri sul Mare ha una storia che si perde nel tempo, iniziando già nel XIV secolo con la produzione di mattonelle e tegole. Quest'arte ha subito una notevole evoluzione nel XVI secolo, quando si iniziò a produrre una varietà di utensilerie da cucina, tra cui piatti, vasi per l'acqua e scodelle per le spezie. Questi oggetti, oltre a essere funzionali, iniziavano a mostrare una certa ricerca estetica e artistica.

Il XVII secolo rappresenta un'epoca d'oro per la ceramica vietrese, con l'introduzione di oggetti devozionali come acquasantiere per uso domestico, piastrelle maiolicate con motivi religiosi ed edicole votive. Questi elementi, ancora oggi visibili nei vicoli di Vietri sul Mare, non sono soltanto testimonianze di fede, ma anche espressioni di un'arte che inizia a farsi più complessa e variegata.

Durante questo periodo, la ceramica vietrese ha iniziato a distinguersi per la sua qualità e per la sua capacità di coniugare l'utilità quotidiana con un'estetica raffinata e distintiva. Gli artigiani locali hanno saputo interpretare e incorporare influenze esterne, creando uno stile unico che ha contribuito a rendere Vietri sul Mare un punto di riferimento nel panorama artistico italiano.

Il XX secolo ha segnato un periodo di rinascita e rinnovamento per la ceramica di Vietri sul Mare, caratterizzato dall'arrivo di artisti tedeschi che hanno portato con sé nuove ispirazioni e tecniche. Questo periodo, noto come "età tedesca" della ceramica vietrese, ha trasformato profondamente il panorama artistico locale, introducendo uno stile che valorizzava l'antropologia del posto (pescatori, barche, donne, bambini, sole, luna) e un approccio rinnovato agli studi archeologici.

In questo contesto, Richard Dolker emerge come una figura chiave. Arrivato a Vietri sul Mare nel 1923, Dolker portò una fresca prospettiva all'arte ceramica. La sua formazione presso la Scuola di Arte e Mestieri di Stoccarda e la sua esperienza durante la Grande Guerra influenzarono profondamente il suo lavoro. Lavorando inizialmente nella ceramica Avallone, Dolker contribuì significativamente al rinnovamento stilistico della ceramica vietrese, creando il simbolo del ciucciariello vietrese e introducendo nuove palette cromatiche, come il giallo vietrese ispirato ai limoni della costa.

Il contributo degli artisti tedeschi, inclusi Dolker e altri, non si limitò alla sola introduzione di nuovi stili, ma portò anche a un recupero delle "riggiole" e a una rivalutazione dell'arte ceramica come forma espressiva a pieno titolo. Questo rinnovamento ha anche permesso una fusione tra i motivi tradizionali, principalmente floreali e fruttati, e nuove espressioni artistiche, arricchendo così il patrimonio ceramico vietrese.

Il rinnovamento della ceramica vietrese non fu solo il risultato dell'arrivo di questi artisti stranieri, ma anche della capacità degli artigiani locali di integrare e reinterpretare questi nuovi influssi. Artisti come Giovannino Carrano, i fratelli Procida, i fratelli Solimene, Andrea D’Arienzo e Guido Gambone furono influenzati da queste nuove correnti, contribuendo a plasmare un'identità ceramica distintiva per Vietri sul Mare.

Oggi, la ceramica di Vietri sul Mare rappresenta un felice incontro tra tradizione e innovazione, un patrimonio culturale che continua a evolversi e a ispirare. La sua storia, intrecciata con quella di artisti locali e stranieri, riflette un dialogo artistico e culturale che ha trasformato Vietri in un punto di riferimento nel panorama dell'arte ceramica mondiale.

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